Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 9 Maggio 2023

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Pace. Parola che spesso risuona nelle nostre orecchie in questi tempi. Pace come non belligeranza. Pace tra i popoli. Pace nelle nostre famiglie, spesso travagliate da incomprensioni e distanze. Ma è questa la pace a cui si riferisce Gesù in questo caso? Non credo. Credo che Gesù voglia andare oltre, voglia guardare nel nostro profondo “io”.

Pace come stato del proprio cuore, contrario al turbamento, all’inquietudine provocata dalle paure, dalle insicurezze, dalla sfiducia nella vita. La pace diviene quella condizione profonda in noi dettata dalla fiducia, dalla fede in un Dio che si è fatto come noi. Ed allora le inquietudini che dimorano nel nostro cuore sono male? Le paure che abbiamo quotidianamente? Lui è venuto a portarci quella pace che ci permette di superare quelle paure, di non vivere nella paura, di risolvere le nostre inquietudini.

Come? Semplicemente conoscendolo, fidandoci della sua Parola, fidandoci di Lui. Ed allora la pace di Gesù non è semplice “non belligeranza”, ma è la fiducia del bambino che vive “in pace”, è tranquillo, si sente al sicuro, pronto ad affrontare qualsiasi cosa (le inquietudini, le paure, le difficoltà) perché è insieme al suo papà. Non bisogna aspettarsi di vivere senza preoccupazioni, senza paure, senza l’inquietudine quotidiana. Non confondiamo la pace di Dio con il “non avere pensieri”, non avere preoccupazioni. Se così fosse, probabilmente ci dovremmo domandare come viviamo, se stiamo affrontando la nostra vita con troppa superficialità.

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Le inquietudini si possono risolvere (alle volte possono essere il punto di slancio per risolvere nodi della nostra vita); le paure si possono ridimensionare, senza lasciare che si impadroniscano della nostra vita. Questo può accadere se il nostro cuore vive con fiducia ciò che la vita pone sulla nostra strada. Anche le cose che ci sembrano più insormontabili davanti ad un cuore fiducioso, che vive con amore, trovano una soluzione.

Per riflettere

Quante volte ci svegliamo nel cuore della notte con un pensiero, una preoccupazione che si impossessa della nostra mente, dei nostri pensieri. Rimaniamo svegli magari anche un’ora o più e non riusciamo ad addormentarci… ci addormentiamo stanchi solo quasi al mattino. Poi ci risvegliamo al mattino ed abbiamo riacquistato un po’ della tranquillità perduta. Quali sono i pensieri che maggiormente ci rendono inquieti? Cosa ci toglie la pace?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi