Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 9 Luglio 2022

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«Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore»: di fronte all’eccezionalità del messaggio che è a loro richiesto di diffondere, Gesù non pretende che i discepoli facciano null’altro in più che essere figli.

Dopo aver loro indicato la missione, i destinatari e le modalità, Gesù continua ad accompagnare i discepoli nel loro cammino, rassicurandoli e, ancora una volta, spiegando loro che non devo affannarsi né per la grandezza della missione, né per i rifiuti che riceveranno, ma che l’importante è tenere fisso lo sguardo su una sola cosa, cioè portare alla luce: non è chiesto loro di fare qualcosa di rivoluzionario ma di diffondere un messaggio rivoluzionario.

In questo, nelle nostre piccole e grandi missione quotidiane, Gesù ci dice ancora che non siamo soli: non ci dice che non cadremo bensì che nulla ci accadrà senza il volere di Dio, o meglio senza che Dio ci accompagnerà in questo; esattamente come un martire che muore, non per l’assenza di Dio, ma per la realizzazione del suo progetto.

Per riflettere

Perché l’amore come ti incorona, così può crocifiggerti e come ti fa fiorire, allo stesso modo ti recide. Allo stesso modo in cui ascende alle tue sommità e accarezza i tuoi rami più teneri che fremono nel sole, così può scendere fino alle tue radici e scuoterle fin dove si aggrappano alla terra. Come covoni di grano ti raccoglie intorno a sé. Ti batte fino a spogliarti. Ti setaccia per liberarti dai tuoi gusci. Ti macina fino a ridurti in farina. Ti impasta rendendoti malleabile. Poi ti affida alla sua sacra fiamma, per renderti pane sacro per il sacro banchetto di Dio. (Kahlil Gibran)

Preghiera finale

Guardiamo a te che sei Maestro e Signore,

chinato a terra stai, ci mostri che l’amore

è cingersi il grembiule, sapersi inginocchiare:

ci insegni che amare è servire.

Fa’ che impariamo Signore da te,

chi è più grande e chi più sa servire,

chi si abbassa e chi si sa piegare,

perché grande è soltanto l’amore.

(dal canto Servire è regnare)

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi