I dottori della legge portavano avanti la narrazione che il Messia sarebbe stato il figlio del re Davide, quindi un re glorioso. Gesรน contesta questo tipo di insegnamento: il Messia non sarร figlio di Davide in senso genetico, quindi un re potente pronto a dominare e a combattere i nemici, ma un re spirituale.
Come i dottori della legge anche noi ci troviamo spiazzati dallโidea di Cristo come re. Il mistero difficile da comprendere รจ il fatto che Gesรน sia contemporaneamente uomo e Dio e che non sia re in quanto potente ma in quanto sofferente, immagine di Dio Padre, che ci ama. Da un lato siamo invitati a capire, ad ascoltare la parola di Dio nel senso piรน profondo, senza limitare Cristo ad una figura prettamente umana, staccandoci dalla visione terrena delle cose.
Dallโaltro lato, nascendo nellโumiltร di una grotta, tra i pastori e gli animali, e morendo sulla croce come un delinquente e, soprattutto, come un uomo, Gesรน ci dร la possibilitร di ritrovare in lui la debolezza che sperimentiamo quotidianamente in quanto esseri umani. Ed รจ con la risurrezione che questi due aspetti si congiungono e trovano compimento. ร alla luce della risurrezione che scopriamo la vita nuova che Dio ci dona e il senso del suo essere re.
Per riflettere
Lasciamoci illuminare dalla risurrezione e interroghiamoci sul nostro essere figli di Dio: riusciamo a vivere ogni giorno la chiamata ad essere santi? Siamo consapevoli che Dio ci chiama ogni giorno a seguirlo e che la nostra vita quotidiana รจ lโoccasione per rispondergli?
โ๏ธ Commento al brano del Vangelo di: โ Mc 12,35-37
FONTE: Ascolta e Medita โ Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi