Viene da pensare: com’รจ possibile che i discepoli si spaventino ancora dopo aver sperimentato la potenza di quell’uomo, capace di sfamare cinquemila persone con pochi pani e una manciata di pesciolini?
Non era forse questa, a proposito di segni, una dimostrazione straordinaria di padronanza sulla natura e le sue leggi? Evidentemente no, non bastava. Del resto, se il cuore รจ indurito neppure una resurrezione dai morti sarebbe sufficiente a convertirlo (Lc 16, 31).
E nei discepoli, come diligentemente registrato dall’Evangelista, il cuore era effettivamente indurito. In risposta al timore dei discepoli, Marco ci presenta un Gesรน per nulla โadiratoโ ma neppure stupito o deluso. Al contrario! Dalle sue parole, ยซCoraggio, sono io, non abbiate paura!ยป, traspare invece una grande dolcezza e tanta comprensione per l’umana debolezza.
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Quante volte anche noi abbiamo lo stesso comportamento e le stesse paure dei discepoli! E se รจ vero che fra le nostre credenziali non possiamo vantare l’esperienza diretta della potenza di Gesรน, rispetto a loro abbiamo perรฒ alle spalle i duemila anni del cristianesimo e l’insegnamento della Chiesa illuminata dallo Spirito Santo.
Chi sia piรน colpevole di incredulitร , se loro o noi, non sappiamo, ma in fondo non importa. Ciรฒ che veramente conta รจ che tutti possiamo sperare nella stessa dolcezza e nella stessa comprensione di Gesรน tutte le volte che anche non capiamo e abbiamo il cuore indurito. Ne abbiamo davvero bisogno.
Per riflettere
Crediamo nella potenza di Dio e nella sua Provvidenza, anche nei momenti di difficoltร o di pericolo? Crediamo che Dio ha posto a nostro fianco un angelo che in cielo sta sempre alla sua presenza?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi