Lo Spirito di Dio, che è buono, ci fa dire «Abbà» cioè babbo, papà. Ci mette in comunione con i fratelli. Lo spirito contrario, spirito del male, ci rende incapaci di comunicare. L’evangelista Luca ci dice che quest’ultimo spirito è muto (cioè non ha accolto la Parola e non può dirla) e se apre la bocca certamente non lo fa per dire “papà” o “babbo”, ma per criticare, per giudicare o per condannare. Ogni istante della nostra vita è guidato o dallo spirito di Dio, che è amore, oppure dallo spirito contrario, che è egoismo e desiderio di possesso. Si tratta di scegliere quale strada prendere davanti a un bivio che continuamente si presenta, si tratta di decidere su quale delle due corsie procedere: quella del senso di marcia giusto o quella del senso di marcia inverso, in cui certamente ci faremo male o faremo del male agli altri.
Iniziamo col riconoscere la linea di mezzeria, che è quella che separa la comunione dall’incomunicabilità. Quando non riusciamo a comunicare in genere non ascoltiamo più, e anzi parliamo molto di più. Nascono così gli insulti, i conflitti, il vocabolario esuberante, le grida, e si finisce con le fake news. Quanta stampa, quanta televisione, quanti social nascono da questa condizione di incapacità a comunicare, quanta energia sprecata!
Gesù ci dice che dobbiamo stare attenti e di rimanere in lui. Prima di lui eravamo sottomessi allo spirito del male. Tutta la nostra vita è una lotta spirituale tra i due spiriti del bene e del male che ci abitano. Senza la preghiera e la vicinanza con Gesù non abbiamo scampo. La preghiera ci attira verso la corsia giusta, ci fa vivere la comunione con Dio in tutte le cose e in tutte le nostre azioni, e ci fa vedere tutto come segno di Dio. Riusciamo allora a dire sinceramente e dal profondo del nostro cuore: “Abbà”? Se ci riusciamo significa che siamo nella corsia giusta e alla prossima curva riusciremo di nuovo a intuire quale via prendere!
Per riflettere
Preghiera finale
Signore, aiutaci ad ascoltarti e a capire cosa ci stai dicendo.
E dopo che ti abbiamo ascoltato dacci il dono di saperti raccontare, facendo.
Come il sole non dimentica mai di sorgere ogni mattino,
non dimenticarti di starci accanto affinché possiamo stare con te.
E se anche dovessimo trovarci al buio,
mandaci una persona amica, perché possa indicarci la strada giusta.
AUTORE: Michela e Paolo Buti, Cristina e Emanuele Cattin
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi