Sembra di sentire la sua voce che, con il tono sereno e rasserenante di chi è abituato a curare le altrui ferite, sussurra il primo di tutti i comandamenti: “amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza” e “amerai il tuo prossimo come te stesso”. Due aspetti su un unico e indivisibile piano che sorregge e sigilla la relazione con Dio e quella con gli altri uomini.
Se amo Dio, amo ciò che Lui è: vita, compassione, perdono, bellezza, misericordia. E allora amerò ogni frammento di cosa bella che scoprirò vicino a me, un atto di coraggio, un abbraccio inatteso, uno slancio spontaneo, un angolo di armonia e soprattutto amerò ciò che Lui più ama: l’uomo.
Gesù ha vissuto la sua intera esistenza come capolavoro d’amore e compiendo pienamente la volontà di Dio ha tracciato il cammino per raggiungerlo: ama anche te stesso, insieme a Dio e al prossimo; come per te desideri amicizia e dignità, e vuoi che fioriscano talenti e germogli di luce, questo vorrai anche per il tuo prossimo.
- Pubblicità -
Ama la melodia della vita, e farai risplendere l’immagine di Lui che è dentro di te. Perché l’amore trasforma, ognuno diventa ciò che ama. Avvicinarsi al regno di Dio sembra proprio corrispondere a questa marcia personale, libera, intima e impegnativa verso l’unità tra il culto verso Dio e il servizio verso il prossimo.
È questo equilibrio riconquistato che permette alla terra della nostra umanità di rifiorire «come il giglio», di mettere radici come il cedro «del Libano» (Os 14, 6.7.8). A chi ha comprenderà questo si è spalancherà una vicinanza nuova a Dio.
Per riflettere
Se lo amerai, sarai simile a Lui, cioè creatore di vita, perché «Dio non fa altro che questo, tutto il giorno: sta sul lettuccio della partoriente e genera». (Meister Eckhart)
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi