Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 8 Marzo 2023

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Il brano di oggi puรฒ agevolmente essere diviso in due parti. Prima di tutto un annuncio chiarissimo della passione (il terzo in questo Vangelo) in cui si nominano la croce ed i pagani, le autoritร  e le pene piรน severe che essi possano comminare. Ma la cosa piรน rilevante รจ il collegamento che il Signore stabilisce immediatamente tra la sua sorte e quella che toccherร  a chi vorrร  seguirlo.

Un collegamento che appare chiaro nella seconda parte del brano: la madre di Giacomo e Giovanni chiede per i propri figli un posto di rilievo, ritenendo che meritino onore rispetto agli altri. Anche a lei propone la necessitร  di โ€œbere allo stesso caliceโ€ di martirio che lui dovrร  affrontare e conferma che a questo destino nessuno che desideri seguire Gesรน potrร  sottrarsi.

Chiunque desideri intraprendere la strada della sequela sa giร  in partenza che non sarร  una strada piena di onori o allori. La โ€œscelta dell’ultimo postoโ€ non รจ una immagine poetica, esente da rischi e magari sofferenze.

Gesรน, nella follia della croce, come la chiama Paolo, ci rivela che questa รจ la via per la veritร , per la vita, per la realizzazione della propria esistenza, ma che questo non passerร  attraverso quei riconoscimenti, o soddisfazioni effimere, che apparentemente donano felicitร . Ci viene proposta, nella sua versione piรน dura, ancora una volta la kenosi, l’abbassamento, come la scelta piรน vera, la croce come via per la resurrezione, una corona di spine come il vero ornamento regale.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi