Dio ha bisogno di noi. Ha bisogno delle donne e degli uomini per realizzare il suo piano di salvezza del mondo, per portare a compimento la creazione.
Ha avuto bisogno di Maria, una giovane sposa promessa di un villaggio periferico della Galilea, che si stava preparando a un destino scontato, già pianificato, senza sorprese. E che invece è stata capace di accogliere il mistero dell’Assoluto che ha fatto irruzione nella sua vita.
Un mistero sconvolgente che ha chiesto alla vergine di credere a una rivoluzione: l’incarnazione di Dio nel suo figlio Gesù, che significa “Dio salva”. Nella cultura ebraico-cristiana Dio non è tanto il creatore del cosmo, quanto piuttosto il salvatore dell’uomo.
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Maria comprende che potrà restare accanto a Giuseppe lasciando che Dio intervenga misteriosamente nella sua vita per realizzare un piano di redenzione per tutti. Ciò che le viene chiesto è, in fondo, di fidarsi. Affidarsi a una Parola.
La Madonna, concepita senza peccato originale, capisce che nulla è impossibile a Dio, neppure che la storia della salvezza passi da una ragazza di Nàzaret.
Per riflettere
“Nulla è impossibile a Dio” dice l’angelo a Maria che si affida a quella parola. Anche noi siamo chiamati a fidarci dell’intervento di Dio nella nostra vita, ogni giorno.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi