Nel brano di Matteo i discepoli di Giovanni si avvicinano a Gesรน con una domanda che riflette una preoccupazione comune: perchรฉ i discepoli di Gesรน non digiunano come fanno loro e i farisei? Questa domanda ci invita a riflettere sul significato profondo del digiuno e sulla presenza di Cristo tra noi.
Gesรน risponde con un’immagine potente e gioiosa: quella degli invitati a nozze. Egli si paragona allo sposo, e i suoi discepoli agli amici dello sposo. Finchรฉ lo sposo รจ presente, non c’รจ motivo di lutto o digiuno; รจ un tempo di festa e di gioia. Questo ci ricorda che la presenza di Gesรน porta con sรฉ una pienezza di vita e di gioia che trasforma ogni aspetto della nostra esistenza.
Tuttavia, Gesรน preannuncia anche un tempo in cui lo sposo sarร tolto, alludendo alla sua passione e morte. In quel momento i discepoli digiuneranno, esprimendo cosรฌ il loro dolore e la loro attesa del ritorno del Signore. Questo ci insegna che il digiuno cristiano non รจ solo un atto di penitenza, ma anche un’espressione di speranza e di desiderio per la venuta del Regno di Dio.
Riconosciamo che ogni momento della nostra vita รจ segnato dalla presenza o dall’assenza percepita del Signore. Quando sentiamo la Sua presenza siamo chiamati a vivere nella gioia e nella gratitudine. Quando invece sperimentiamo la Sua assenza il digiuno diventa un modo per purificare il nostro cuore e rinnovare la nostra attesa del Suo ritorno.
Viviamo con consapevolezza ogni stagione della nostra vita spirituale, trovando in ogni situazione un’opportunitร per avvicinarci sempre piรน al mistero dell’amore di Dio.
Per riflettere
Come possiamo vivere la gioia della presenza di Cristo nelle nostre vite quotidiane, anche nei momenti di difficoltร ?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi