Giovanni, il Battista, è stato incarcerato, per Gesù incomincia il tempo della predicazione e della conversione delle genti. Gesù arriva, percorre, guarisce.
Arriva a Cafarnao, terra di mare, perché si compia ciò che era stato detto da Isaia: “Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta”. Terra disprezzata, come si legge in Giovanni 7, 52, dove un gruppo di Farisei obietta che nessun profeta può provenire dalla Galilea, i cui uomini sono ritenuti rozzi, ignoranti e perfino barbari, dagli abitanti di Gerusalemme e di tutta la Giudea…
Percorre tutto il territorio della Galilea, incontra, prega, predica, diffonde la sua luce e il suo amore per tutti.
Guarisce ogni sorta di malattie e di infermità e arrivano a Lui grandi folle, anche da Gerusalemme e dalla Giudea e incominciano a seguirlo.
Noi oggi lo possiamo ancora incontrare, nella profondità del nostro cuore; bisogna fermarsi per riconoscere la sua voce, percorrere mentalmente la sua Galilea, cercare di farsi trovare pronti al suo arrivo per restarne attratti e decidere di seguirlo.
Gesù viene sempre verso di noi percorre le nostre strade, ci soccorre e ci guarisce ogni volta che ci sentiamo poveri, malati, abbandonati, disprezzati, derisi, o quando inciampiamo e cadiamo nel peccato.
Viene verso noi, ci attira a sé con il suo amore, e ci i invita a fare come Lui.
Per riflettere
Lascio aperta la mia porta al Signore? Riconosco le opere che ha compiuto nella mia vita? Mi lascio guarire dal suo Amore per me?
AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Angela Castino, Edoardo Cortese, Domenico Coviello
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi