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Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 6 Novembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 14,25-33

Gesรน รจ in una fase di grande seguito. In questo contesto, anche di fronte alla prospettiva di un calo di consensi, Gesรน non rinuncia a richiamare i suoi seguaci sulla consistenza della loro sequela.

Gesรน dichiara che chi non รจ disponibile a metterlo al primo posto, anche rispetto ai piรน importanti legami familiari ed alla propria vita stessa, non puรฒ essergli discepolo. L’affermazione รจ netta. Ed รจ rafforzata dagli esempi di due progetti la cui realizzazione non puรฒ essere parziale.

Una torre non puรฒ svolgere la sua funzione senza che sia completa fino alla sommitร . Non si puรฒ intraprendere un’azione di guerra senza che i rapporti tra le proprie forze e quelle dell’avversario consentano di prevedere la vittoria.

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Nonostante la loro radicalitร , queste parole non invitano a disprezzare le nostre relazioni verso le altre persone o verso noi stessi, ma al contrario ci esortano ad alimentarle presso la sorgente stessa dell’amore. Secondo la fede cristiana infatti รจ Dio la sorgente dell’amore. Non puรฒ esservi relazione di amore con le altre persone, relazione di amore con se stessi, senza che vi sia relazione con Dio, con la sorgente dell’amore. Se rinunciamo a Dio, in realtร  rinunciamo alle altre persone ed a noi stessi.

Per riflettere

Nel nostro rapporto con le altre persone siamo disponibili a rinunciare all’ambiguitร  delle idee e degli atteggiamenti, anche quando rischiamo di essere incompresi o anche criticati? Ci siamo trovati a constatare che nel nostro agire verso le altre persone o verso noi stessi ha prevalso la ricerca di una condizione favorevole su quella del rispetto e dell’autenticitร ?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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