l passo del Vangelo che leggiamo oggi segue direttamente quello che abbiamo letto ieri. Nel brano di ieri Gesรน ha esortato a scegliere le persone da invitare a pranzo non tanto per la loro posizione o le loro disponibilitร , ma piuttosto per l’occasione stessa di rendere qualcun altro partecipe di quanto di buono ci troviamo a disporre. Il passo di oggi comincia con l’esclamazione di uno dei presenti: ยซBeato chi prenderร cibo nel regno di Dio!ยป. Questi ha compreso le parole di Gesรน. Se ricevere un invito a pranzo significa essere resi partecipi di ciรฒ che di meglio dispone la persona che ospita, allora, a maggior ragione, dobbiamo considerare vera e propria beatitudine ricevere l’invito al Banchetto Celeste.
Gesรน riprende la parola. L’esempio รจ sempre quello del banchetto. Dopo averci parlato delle motivazioni per rivolgere un invito, adesso ci parla delle motivazioni per accoglierlo. Si tratta della stessa ragione. Il pranzo insieme รจ occasione di condivisione. Per approfittare di questa occasione dobbiamo partecipare. Non possiamo fermarci a considerare l’importanza acquisita ricevendo l’invito.
Nella vicenda descritta da Gesรน molti invitati, peraltro all’ultimo momento, quando ricevono l’avviso che il pranzo รจ pronto, disdicono la loro partecipazione. Le ragioni di scusa che mandano a riferire a chi li aspetta non sono consistenti. Con un semplice posticipo, le situazioni prospettate possono trovare tutte compimento anche prendendo parte al banchetto. Il racconto ci fa prendere contatto con una delle nostre tentazioni di chiusura. Quella di considerare bene assoluto ogni situazione positiva di cui ci pare di avere il controllo, escludendo a priori la possibilitร di riconoscere beni superiori e di rivedere la propria scala di valori.
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Nel suo racconto Gesรน aggiunge che chi offre il banchetto, di fronte alla disdetta degli invitati originariamente scelti, manda a chiamare chiunque sia raggiungibile. Constatando che a tavola ci sono ancora posti liberi, fa ripetere l’appello. Possiamo dunque credere che il desiderio di Dio รจ dunque quello riversare sugli uomini la propria grazia e per questo di non lasciare alcun posto vuoto alla tavola del Banchetto Celeste.
Sia che ci consideriamo invitati prescelti al Banchetto Celeste sia che ci consideriamo convocati per occupare un posto rimasto libero, in ogni caso, ad esclusione del nostro assenso, non c’รจ nessun ostacolo tra noi e la Grazia eterna.
Per riflettere
Sono aperto all’invito di Dio? Nel racconto di Gesรน alcuni degli invitati al banchetto disdicono la loro partecipazione per non rinviare il loro proposito su una situazione sopraggiunta all’avvicinarsi del pranzo. Io sono invece disponibile a rinviare uno dei miei proponimenti quando si presenta l’occasione di un bene superiore?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi