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Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 6 Luglio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 9, 14-17

Nostro Signore ha fatto nuove tutte le cose, con Lui l’abito vecchio deve essere gettato, non puรฒ essere modificato e adattato. La nostra vita, rinnovata in Lui, รจ diventata vino nuovo e non puรฒ essere condotta sulla base di vecchi schemi, dentro otri ormai non piรน adatti a contenere la grandezza a cui siamo chiamati. Il digiuno cristiano non รจ il digiuno dei farisei.

Il digiuno cristiano รจ la partecipazione alle sofferenze di Cristo per riscoprire la semplice veritร  che รจ inutile illuderci che sulla terra si possa conquistare quello che รจ riservato al Cielo. Perchรฉ la terra non รจ non sarร  mai il Paradiso, nonostante il demonio continui, attraverso le ideologie, a convincerci del contrario.

รˆ contaminata dal peccato e le sue conseguenze amare sono proprio il dolore, la fatica e il sudore che vorremmo cancellare o perlomeno evitare.

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Dio non ha voluto cancellare i nostri peccati, privandoci della libertร ; i peccati commessi sono un fatto, non c’รจ possibilitร  di eliminarli. Non sarebbe giusto e farebbe di noi dei burattini senza testa e cuore. Ma Dio ha fatto di piรน: con il suo Figlio รจ entrato Egli stesso nelle conseguenze dei nostri peccati per trasformarle in possibilitร  di bene.

Gesรน รจ entrato perfino nel dolore piรน profondo, nella fatica, nel sudore e nella morte per farne un cammino verso la risurrezione e la vita eterna. Il cammino che Egli ci offre nella Chiesa รจ il vino nuovo in otri nuovi!

Altro che toppe di panno grezzo su vestiti vecchi, come sono tanti nostri tentativi moralistici, superficiali e ipocriti di conversione, entusiasmi emotivi che falliscono alla prima difficoltร . Gesรน รจ infinitamente piรน realista dei discepoli di Giovanni e dei farisei come di tutti noi.

La sua Parola ci tira giรน dai sogni improbabili di redenzione e riscatto, impedendoci di scappare nell’alienazione che ci propone il demonio. E ci chiama a tornare alla Patria perduta offrendoci la via del digiuno, cammino di conversione, dove imparare a umiliare il nostro cuore e tornare a Dio.

Per riflettere

La tristezza รจ parte integrante, non della natura del destino dell’uomo, ma dell’esistenza dell’uomo, cioรจ del cammino al destino, ed รจ presente ad ogni passo. Quanto piรน questo passo รจ bello per te, quanto piรน รจ incantevole per te, quanto piรน รจ tuo, tanto piรน capisci che ti manca quello che piรน aspetti. (Don Luigi Giussani)

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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