Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 6 Luglio 2022

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“Gesù diede loro potere”: sembra quasi un atto di fiducia, una richiesta di aiuto per annunciare il Regno; Dio, fattosi uomo sulla terra, si fa così vicino da coinvolgere noi stessi nel processo di salvezza. Ma chi sono questi discepoli che Gesù manda e che Matteo nomina sapientemente a due a due?

Sono peccatori incalliti, sapienti teologi, pescatori e esattori: rappresentano dunque la Chiesa in tutta la sua straordinaria varietà. Nel suo mandato Gesù dà poi brevi e chiare indicazioni sui destinatari della missione: le pecore perdute della casa d’Israele, dalla missione sono infatti esclusi i pagani ed i samaritani; solo dopo la sua morte Gesù inviterà i discepoli ad andare in tutto il mondo, riservando dunque l’universalità della missione al momento successivo alla sua resurrezione.

È dunque questo un invito a guardarsi prima vicino: noi cristiani siamo i primi a dover essere evangelizzati, a dover ascoltare la Parola e a dover tornare a Dio, costantemente e ripetutamente, senza mai sentirci arrivati.

Per riflettere

Provo a prendermi del tempo per guardare alla mia vita e alla comunità in cui vivo per chiedermi come posso portare il Vangelo nella realtà cristiana in cui vivo tutti i giorni, prima ancora di cercare un modo per evangelizzare chi è più lontano.

Preghiera finale

Voi che ora siete miei discepoli nel mondo

siate testimoni di un amore immenso,

date prova di quella speranza che c’è in voi, coraggio!

Vi guiderò per sempre, io rimango con voi.

Spirito, che animi la Chiesa e la rinnovi,

donale fortezza, fa che sia fedele

come Cristo che muore e risorge,

perché il Regno del Padre si compia in mezzo a voi,

abbiate fede in Lui.

(dal canto Dove due o tre)

AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Ilaria Leonardo

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi