Il Vangelo di oggi descrive quale รจ l’equipaggiamento che il vero discepolo deve avere.
La prima cosa su cui si deve fare affidamento sono le relazioni. ร questo il motivo per cui Gesรน manda i discepoli a due a due: senza delle relazioni affidabili il Vangelo non funziona e non รจ credibile.
In questo senso la Chiesa dovrebbe essere principalmente il luogo di queste relazioni affidabili. E la prova dell’affidabilitร la si vede dal potere che si ha contro il male. Infatti la cosa che teme di piรน il male รจ proprio la comunione. Ecco perchรฉ la Chiesa deve sempre avere come primo obbiettivo la difesa della comunione.
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La seconda cosa essenziale รจ il bastone: sarebbe da sprovveduti affrontare la vita senza un punto d’appoggio. Ognuno di noi non puรฒ solo fidarsi delle proprie convinzioni, dei propri ragionamenti, delle proprie emozioni.
Ha bisogno, invece, di qualcosa che gli faccia da punto d’appoggio. Per un cristiano la Parola di Dio, la Tradizione, il Magistero non sono ornamenti, ma il bastone su cui poggiare la propria vita. La fede non รจ un โio pensoโ, โio sentoโ. Questo tipo di approccio alla fine ci fa ritrovare fermi e molto spesso smarriti. Avere un punto oggettivo su cui poggiare la vita รจ una grazia, non un limite.
L’equipaggiamento del discepolo finisce qui. Tutto il resto รจ superfluo e non necessario
Per riflettere
Non portare nulla perchรฉ tutto ciรฒ che hai ti divide dall’altro, perchรฉ nessun uomo รจ ciรฒ che possiede, cosรฌ vivrai dipendente solo dal cielo e dal pane condiviso. Gesรน ci vuole tutti nomadi d’amore; gente che non confida nel conto in banca o nel mattone, ma nel tesoro disseminato in paesi e cittร : mani e sorrisi che si aprono al vento libero delle porte spalancate. La ricchezza del nomade รจ la sua leggerezza che lo porta verso gli altri, che gli permette di essere accolto come ospite piccolo.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi