Al centro della nostra riflessione poniamo Gesù, impegnato nella sua missione di evangelizzazione nella sinagoga ove attribuisce a sé la parola di Dio che riguarda la missione del Messia.
Coglie anche l’occasione di parlare apertamente e dire il suo pensiero circa il modo di vivere e di comportarsi dei suoi concittadini, per nulla riconoscenti verso il Signore. Il coraggio del suo parlare deriva dalla sua divinità . Egli può parlare con autorità , ma chi è prevenuto nei suoi confronti lo dileggia, identificandolo con il figlio del carpentiere.
Possiamo dire che, davanti a quei presunti sapienti, Gesù non ha per loro le carte in regola per parlare. Ma egli parla e parla con sincerità e sottolinea anche il fatto che proprio perché parla a casa sua egli è più esposto alle critiche e di fatto Gesù viene cacciato dalla sinagoga e dalla città .
- Pubblicità -
Quanto è difficile essere apprezzati, sostenuti ed incoraggiati proprio nell’ambito della cerchia ristretta delle persone care o che tali dovrebbero essere! (Antonio Rungi)
Per riflettere
Sappiamo riconoscere e ascoltare gli uomini del nostro tempo che realmente testimoniano nella loro vita il Vangelo di Cristo? Quale contributo diamo a proclamare il lieto annunzio del Vangelo?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi