Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 4 Dicembre 2019

Medita

La folla che cerca Gesù è una folla che viene descritta come fisicamente malata, in attesa di una miracolosa guarigione, ma la malattia del corpo sta ad indicare anche la malattia dell’anima, la fame di senso, la fame di bellezza che pervadeva i seguaci di Gesù e che è anche dentro di noi e quotidianamente sperimentiamo. Siamo una folla affamata, in ricerca della verità, di realizzazione della nostra persona.

Gesù ha compassione per questa folla: ne percepisce i bisogni, l’attesa, la disperazione o l’angoscia; e se ne fa carico. È deciso a sfamarli, a colmare e riempire di senso tutte quelle vite. E non va al risparmio, la misura della sovrabbondanza del Signore sono quelle sette sporte piene di avanzi; sette che è anche il numero della perfezione e della totalità per Israele, ad indicare la perfezione e la totalità dell’amore di Dio. Allo stesso modo noi, suoi discepoli, possiamo metterci in gioco con il prossimo.

«Chi di noi non ha i suoi “cinque pani e due pesci”? Tutti ne abbiamo! Se siamo disposti a metterli nelle mani del Signore, basteranno perché nel mondo ci sia un po’ più di amore, di pace, di giustizia e soprattutto di gioia. Quanto è necessaria la gioia nel mondo! Dio è capace di moltiplicare i nostri piccoli gesti di solidarietà e renderci partecipi del suo dono». (Papa Francesco).

Tutto ciò che sei, che sai, che hai, se messo in gioco, può sfamare l’umanità. Anche nella sua pochezza, nella sua miseria rispetto all’immensità del bisogno umano, nelle mani del Padre trova possibilità di vera moltiplicazione.

Rifletti

Quanti volti, quanti occhi, quante mani incrociamo ogni giorno. Che cosa guardiamo? Le rughe, le ostilità, i dubbi, le durezze. Se imparassimo invece a guardare i sogni, i palpiti, gli amori spesso così accuratamente nascosti? (Bruno Ferrero)

Fonte: Ascolta e Medita – Dicembre 2019 curato da Patrizia Valleggi – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi


Gesù guarisce molti malati e moltiplica i pani.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 15, 29-37   In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele.   Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla.   Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene. Parola del Signore

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