Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 31 Luglio 2023

418

Gesù paragona il Regno dei Cieli a un chicco di senape e al lievito. Tutti si aspettavano qualcosa di altamente visibile, di spettacolare. Invece abbiamo due immagini di cose piccole, che per avere un senso devono sparire. Ecco una prima lezione di umiltà: Dio si fa da parte, perché protagonista è la sua Creazione.

Il chicco di senape deve scomparire nella terra, il lievito nella farina: in un certo senso devono morire per dare vita a qualcosa di più grande, di cui sono artefici indispensabili ma invisibili nel risultato finale. Dovrebbe essere questa la nostra vocazione: “scomparire” nel mondo affinché esso rinasca a nuova vita.

L’albero è il più grande di tutte le altre piante e la farina è tutta lievitata: il progetto nasce da qualcosa di piccolo ma è ambizioso, totalizzante. Dovremmo pensarci quando, presi dallo sconforto, ci sembra che Dio sia scomparso dal mondo: forse lo cerchiamo nelle cose grandi?

- Pubblicità -

La piccolezza di Dio è la sua grandezza: Gesù che nasce nella stalla, figlio di un falegname, Gesù che lava i piedi ai suoi discepoli. È illuminante sul modo in cui siamo chiamati a stare nel mondo, piccoli artefici del Regno di Dio.

Per riflettere

Come vivo i miei servizi? Riesco a scomparire, a essere umile? Ho fiducia nella presenza di Dio nel mondo?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi