Questo brano del Vangelo, ultimo del mese, ci presenta l’invito di Gesù di rimanere pronti per l’arrivo del Signore. L’immagine del ladro che viene inaspettatamente durante la notte ci illustra l’importanza della vigilanza e della continua preparazione per l’arrivo dello Sposo, come riflettevamo qualche settimana fa riguardo alle ancelle stolte.
Gesù oggi ci invita quindi a riflettere sulla brevità e l’incertezza della vita terrena: non sappiamo quando il Signore verrà; quindi, dobbiamo essere sempre pronti a incontrarlo, anche nel momento più inaspettato. Non possiamo permetterci di lasciarci andare. Dobbiamo rimanere in uno stato di continua attesa, con i nostri cuori e le nostre menti rivolte a Lui.
Il servitore fidato, che si occupa dei compiti affidatigli dal padrone, è lodato e benedetto quando viene trovato ad agire in modo responsabile e premuroso. D’altra parte, il servo malvagio, che si lascia prendere dalla negligenza e dall’indifferenza, è ammonito sulle conseguenze delle sue azioni. Se ci lasciamo ingannare dal pensiero che il Signore tarda o che non ci sia bisogno di un impegno costante, corriamo il rischio di allontanarci dalla via della giustizia e della verità.
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La nostra fede richiede una vigilanza costante e un impegno sincero quotidiano. Non dobbiamo cadere nella tentazione di vivere una spiritualità superficiale o ipocrita (come gli Scribi e i Farisei). Dobbiamo essere consapevoli che la nostra vita terrena è transitoria e che siamo chiamati a vivere in modo coerente con la nostra fede, sia nelle piccole azioni quotidiane che nelle decisioni importanti. Queste e solo queste sono l’olio della lampada che ci è stata affidata per dare onore allo Sposo quando, nella notte, arriverà.
Per riflettere
Quanto siamo pronti ad incontrare il Signore, oggi o domani al massimo? Siamo svegli come le ancelle che attendono lo Sposo? Quale è l’olio che ci siamo procurati per usarlo nelle lampade a noi affidate?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi