Luca ci racconta come Gesù manda i discepoli a portare l’annuncio del Vangelo al mondo. Il numero settantadue riportato da Luca rappresenta il numero delle nazioni conosciute come riportato nel libro della Genesi: stanno quindi a indicare che l’annuncio della salvezza è rivolto a tutti in ogni parte del mondo. Gesù indica le modalità rivoluzionarie del suo annuncio: i discepoli saranno inviati a coppie perché ci sia comunione e non protagonismo individuale, confronto e sostegno reciproco.
Il richiamo all’essenzialità è molto forte: il protagonista è l’annuncio della Parola, i discepoli sono chiamati a effondere tutta la loro attenzione e le loro energie nell’annuncio, senza “appesantirsi” di altre preoccupazioni. Sentirsi liberi di annunciare il Vangelo verso le persone, senza pregiudizi, senza aspettarsi niente in cambio, nella piena gratuità del dono. Nelle parole di Gesù si percepisce una continua azione dinamica verso le persone, la costruzione di relazioni semplici e profonde, condividendo momenti intimi e concreti della vita quotidiana come il convivio. In questo modo e con questo atteggiamento il regno di Dio si avvicina a ciascuno di noi: perché nella gioia dell’annuncio ci avviciniamo sempre più a Gesù.
Preghiera finale
Mentre il sole già volge al declino,
sei ancora il viandante che spiega
le scritture e ci dona il ristoro
con il pane spezzato in silenzio.
Cuore e mente illumina ancora
perché vedano sempre il tuo volto
e comprendano come il tuo amore
ci raggiunge e ci spinge più al largo.
(David Maria Turoldo)
AUTORE: Michela e Paolo Buti, Cristina e Emanuele Cattin
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi