La Parabola della zizzania ci parla della natura della Chiesa e dell’identitร dei cristiani: sono figli di un Regno che non รจ di questo mondo, un mondo dove vivono gomito a gomito con la โzizzaniaโ, con i โfigli del malignoโ. E qui Gesรน, immune al โpoliticamente e religiosamente scorrettoโ, ci ricorda che esistono i figli del demonio.
Cioรจ, coloro che ne compiono i desideri, che obbediscono al nemico di Dio. Intorno a noi c’รจ il male perchรฉ esiste il demonio che, come annuncia l’Apocalisse, cerca il bambino per divorarlo, per farci cioรจ rinunciare alla presenza di Cristo in ciascuno di noi, figli del Regno. E gli attacchi non sono solo quelli del sesso, del denaro, del potere. Esistono i fendenti piรน subdoli, quelli con cui il demonio cerca di ancorare la menzogna nella mente attraverso l’evidente ragionevolezza della lotta all’ingiustizia.
La Chiesa Cattolica, sposa di Cristo, sempre seguirร le orme del suo Signore; di fronte al dilagare delle persecuzioni e del male, ascolterร di nuovo le parole che Gesรน rivolse a Pietro nel Getsemani: โRimetti la spada nel fodero, perchรฉ tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada; Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito piรน di dodici legioni di angeli?โ.
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Mentre il mondo sradica ciรฒ che secondo il suo pensiero avvelenato รจ zizzania, la Chiesa ama, sino alla fine. Anche oggi siamo inviati a non opporre resistenza โai figli del malignoโ. Ma per fare questo dovremo essere profondamente uniti al Nostro Signore, ascoltando la sua voce, nutrendoci della sua stessa vita, seguendo la Veritร eterna tramandata dalla Chiesa, perchรฉ รจ l’unico modo per โcrescereโ nella fede e nell’amore accanto alla zizzania che โcresceโ nell’idolatria e nel male, nell’attesa della โmietituraโ.
Non scandalizziamoci, accogliamo piuttosto questo โparadosso divinoโ: il grano รจ accanto alla zizzania per proteggerla sino alla โfine del mondoโ, per dare, cioรจ, occasione di convertirsi ai โfigli del maligno seminati dal diavoloโ. Perchรฉ, sino all’ultimo istante della loro vita, possano alzare lo sguardo e implorare la misericordia, quell’amore impresso nei fratelli di Cristo.
Per riflettere
Accresciamo in ogni momento la sostanza e il vigore del bene. Tutte le storture che vediamo intorno a noi e che lamentiamo dipendono, in realtร , a guardarle bene, da una certa viltร dei buoni, dalla loro debolezza. Il Pontefice Pio XII di venerata memoria asseriva che la fiacchezza dei buoni รจ la grande causa o almeno la grande occasione delle cose cattive che sono nella nostra societร , nel nostro tempo. Con questa inefficienza il giusto puรฒ tramutarsi in individuo imbelle, inerte, codardo, egoista, incapace di agire: in tal modo lascia trionfare il male nel mondo. (Paolo VI)
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi