“La Luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla Luce” (Gv 3, 19). Dio misericordioso ha mandato suo figlio tra gli uomini per liberarli dal male. L’uomo, inaridito dal male, vive come in un sepolcro a cui nessuno si può avvicinare. Eppure Gesù passa di lì, in quella terra pagana e corrotta, perché il male sia smascherato. L’amore è venuto nel mondo per vincere il male e la battaglia è iniziata con l’annuncio che il regno di Dio è in mezzo a noi.
Ogni miracolo diventa il segno che è iniziato il duello di Gesù con le forze del male, e la vittoria che ne consegue è il simbolo che il tempo della salvezza è ormai aperto e per Satana è venuto il tempo della caduta. Gesù ci vuole liberare definitivamente, ma molti preferiscono rimanere in una situazione ambigua fatta di egoismo e falsità. Se dobbiamo scegliere, preferiamo mantenere una mandria di porci piuttosto che salvare la vita di due esseri umani.
Oggi l’economia e la finanza sono al centro del mondo più che la vita di un popolo! Sacrifichiamo l’amore e la vita rimanendo volontariamente nella morte. Gesù Cristo per la salvezza di un uomo distrugge se stesso. Lui, Dio, vero Dio, si lascia distruggere sulla croce, annientare, calpestare per dare vita all’umanità. Lui veramente sa come si invertono i valori. Attraverso la croce i valori veri vengono innalzati e i falsi valori vengono annullati. Dio misericordioso ha mandato nel mondo l’amore per combattere la morte: la guerra è stata vinta… nonostante gli uomini!
Per riflettere
Gesù entra nella mia vita, anzi nella mia morte: mi lascio servire dal suo amore per me? Quando sono in preda dell’angoscia e di cattivi pensieri, mi abbandono al Signore affinché trasformi la mia inquietudine? Per il bene di un fratello, riesco a mettere da parte il mio egoismo e i miei interessi?
Preghiera finale
Eppure, non tutto è perduto, perché gli esseri umani, capaci di degradarsi fino all’estremo,
possono anche superarsi, ritornare a scegliere il bene e rigenerarsi,
al di là di qualsiasi condizionamento psicologico e sociale che venga loro imposto.
Sono capaci di guardare a sé stessi con onestà, di far emergere il proprio disgusto
e di intraprendere nuove strade verso la vera libertà.
Non esistono sistemi che annullino completamente
l’apertura al bene, alla verità e alla bellezza,
né alla capacità di reagire, che Dio continua ad incoraggiare dal profondo dei nostri cuori.
Ad ogni persona di questo mondo chiedo di non dimenticare questa dignità
che nessuno ha il diritto di toglierle.
(Papa Francesco, Laudato si’)
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi