Il testo liturgico di oggi ci presenta la profetessa Anna e ci invita a riflettere su questa donna che il testo di Luca, nei suoi primi due capitoli, affianca a Elisabetta e Maria. Donne di fede, fedeli e disponibili alla novitร di Dio. Anna apre davanti a noi uno spaccato interessante: di lei si dice che era una profetessa, non si allontanava mai dal tempio, serviva Dio con digiuni e preghiere.
Tre osservazioni che per molti versi cambiano, forse, l’idea che abbiamo. Era una profetessa: nella Bibbia i profeti non sono solo maschi. Troviamo donne profetesse dall’Esodo (quando Maria, sorella di Mosรจ ed Aronne รจ definita profetessa in Esodo 15, 20) fino al libro degli Atti degli Apostoli dove le giovani figlie di Filippo profetizzano (At 21, 9).
La seconda annotazione: ยซnon si allontanava mai dal tempioยป. Un tempo lungo che la vede presente in questo luogo. Siamo soliti pensare che il tempio sia uno spazio solo maschile; Anna ci invita ad aprire un varco in questa convinzione, e ci ricorda la presenza di alcune donne che vi erano in qualche modo presenti. Nel vangelo Anna e Simeone sembrano essere nello stesso โspazioโ.
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La terza sottolineatura ci descrive Anna ricordando il suo servizio fatto a Dio con digiuni e preghiere. Il servizio nei testi evangelici รจ spesso attribuito alle donne e agli angeli. Qui รจ specificato come il servizio, spesso frainteso, sia espresso con i termini di digiuno e preghiera, cioรจ un servizio โliturgicoโ, che rimanda a ciรฒ che il popolo di Israele รจ chiamato a vivere verso l’Altissimo, invocando l’attesa del Messia.
Per riflettere
L’etร avanzata di Anna ci ricorda il valore e il significato che gli anziani possono avere se hanno gli occhi e il cuore aperti e sanno vedere oltre. Si tratta di non rimanre fermi nel conosciuto, ma osare il futuro, come la saggezza e la ricchezza di esperienza che li contraddistingue.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi