Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 30 Dicembre 2021

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Anna è vedova da innumerevoli stagioni. Ha fatto il nido nel tempio come una vecchia rondine che non vuol più migrare e con le ombre del tempio si è mimetizzata, fino a confondersi fra le pietre arrugginite dai secoli. Pure in quell’animale sbiadito guizza una fiamma rarissima, la fiamma profetica: parlava di lui a tutti quelli che aspettavano la liberazione di Gerusalemme.

Oggi il Bambino l’ha ricompensata. Ha gettato nella crusca dei suoi giorni questa gemma, è calato fra le sue vecchie braccia stanche col peso irrequieto di creatura appena battuta dall’aria. E Anna lo ha odorato a occhi chiusi: le sue narici hanno riconosciuto tra quelle fasce, buio e straniero, l’odore di Dio. (Luigi Santucci, Volete andarvene anche voi?)

Per riflettere

Gesù andò a Nazareth. “Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza e la grazia di Dio era sopra di lui”. Maria e Giuseppe proteggono quel Figlio, lo custodiscono, permettono che si rafforzi.
C’è bisogno di fare crescere Gesù nel cuore e nella vita degli uomini, nella vita nascosta di Nazareth. Ne ha bisogno la casa comune del mondo, perché tutti si scoprano fratelli. (Vincenzo Paglia)