Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 3 Settembre 2022

333

In questo brano del Vangelo oggi incontriamo due personaggi: Gesù, che ci parla, e il Re Davide, entrambi coraggiosi e saggi. E ci mostrano che talvolta è necessario compiere azioni per il bene profondo della comunità e delle persone che sono state loro affidate, piuttosto che seguire la legge degli uomini.

Ecco che il Vangelo di oggi ci annuncia che il Figlio dell’Uomo (Gesù, il Messia), è il signore dello Shabbat, del Sabato, ossia del giorno da dedicare alla preghiera, ma rompendo in qualche modo con la tradizione. Gesù non abroga nessuna regola, ma ci ricorda che la prima e più importante legge è l’amore verso Dio, verso noi stessi e verso gli altri, perché siamo stati creati in questa dinamica, con questo desiderio, il sesto giorno. Ora viviamo nel settimo, nel quale Dio si compiace di ciò che ha creato e desidera mettersi in relazione con le sue creature.

Come dice Papa Francesco: “Da tutto questo si capisce che Gesù non dà importanza semplicemente all’osservanza disciplinare e alla condotta esteriore (…). Alla luce di questo insegnamento, ogni precetto rivela il suo pieno significato come esigenza d’amore, e tutti si ricongiungono nel più grande comandamento: ama Dio con tutto il cuore e ama il prossimo come te stesso”.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa