Spesso interroghiamo Gesù, per curiosità, per metterlo alla prova, per testare la forza della Sua verità e spesso non ascoltiamo la risposta o facciamo finta di non aver capito. L’esperto di legge chiede a Gesù cosa deve fare per ottenere la vita eterna ma la reazione di Gesù, che non cade nella trappola perché Lui non è la misura delle cose che insegna, ci fa capire che non basta conoscere e ricordare a memoria la lettera. Gesù risponde dicendo «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso», occorre quindi fare, agire, mettere in pratica.
L’esperto di legge incalza e vuole sapere chi sia il “prossimo”. Il “prossimo” della parabola non è colui che interrompe il mio cammino, ma colui che diventa il fondamento del mio cammino. Aiutando l’altro curo me stesso e prendo coscienza di quello che veramente sono: un mendicante di senso, di affetto, di salute, di speranza.
La domanda iniziale era: «Che cosa devo fare per “dare senso” alla mia vita?». Ecco la risposta di Gesù: «Vai e anche tu fai come ha fatto il Samaritano. Diventa anche tu Samaritano. Sii prossimo per chi ha bisogno di te». Se farai questo, troverai la vita! Sarai felice!
Il comandamento di Dio diventa così una legge possibile: “Va’, e anche tu fa’ lo stesso”. Questa è l’anima della legge e il segreto sta nell’amare! Amare Dio e amare il prossimo; di amore infatti si muore, ma di essere amato si vive. La vita ci insegna che amare è donare, ma anche lasciarsi amare.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa