Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 3 Ottobre 2021

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Ancora una volta Gesù contrappone il progetto di Dio all’atteggiamento egoistico degli uomini, che essi cercano di giustificare con la legge di Mosè. Dio nel suo progetto di vita ha posto l’uomo e la donna sullo stesso piano, carne della stessa carne, fatti per dare vita insieme e insieme custodirla.

Non solo: Gesù mette sullo stesso piano la responsabilità dell’uomo e quella della donna: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio”. Sullo stesso piano, nessuno ha potere sull’altro. Uguali nella dignità, insieme nelle responsabilità.
“Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne” (Ez, 36, 26).

E ancora una volta Gesù indica i bambini come esempio da seguire. Sono loro che ci daranno un cuore nuovo, al posto del cuore di pietra che abbiamo oggi, indurito dal desiderio di possesso e dal sospetto nei confronti dei propri simili. Gesù indica nell’accoglienza benevola, insieme curiosa e stupita, come quella dei bambini, la chiave per aprire le porte del regno di Dio. Accoglienza della vita, del diverso, del creato e dei tantissimi doni che ci sono offerti da tutto ciò che esiste: basta avere gli occhi per vederli, occhi che accolgono e uniscono. Non occhi dell’egoismo, ma occhi dell’amore.


Mosè aveva permesso, per la durezza del loro cuore, di ripudiare la propria moglie. Cosa direbbe oggi Mosè agli uomini del nostro tempo se solo vedesse le statistiche degli ultimi anni sulle violenze contro le donne? Centinaia di donne uccise ogni anno in Italia. I numeri non bastano più e per esprimere il concetto è stato necessario inventare un nuovo termine; “femminicidio”: ripudio con uccisione di una donna da parte di un uomo.

Preghiera finale

O Signore, tu conosci i nostri pensieri,
i nostri sforzi e le nostre debolezze.
Ci ami totalmente così come siamo
e interamente ci salvi dal male e dalla morte.
Concedi alle nostre famiglie la gioia di vivere uniti
e di sperimentare sempre la serenità che nasce dal perdono.