Medita
Quante volte il Signore ci invita a stare con Lui, a prendere parte ai suoi doni, a partecipare alla sua mensa, e noi scegliamo di fare altro? Nella nostra giornata abbiamo sempre tante cose che spesso ci lamentiamo di non riuscire a fare ma, nonostante questo, aggiungiamo sempre qualcosa in più. Spesso però, alla fine della nostra giornata, ci sentiamo frastornati, disorientati, inariditi e con il cuore vuoto. La nostra vita è piena di cose che ci distolgono da ciò che è veramente importante e che ci assorbono molte energie. Troviamo scuse per declinare la chiamata di Gesù a prendere parte alla Sua vita, a ricevere l’acqua che ci disseta. Gesù ci invita e ci lascia liberi di scegliere se accettare o meno. “Venite, è pronto”, è stato preparato per voi con cura e attenzione, con amore proprio per voi. Dio Padre ci ama, ognuno di noi, ci conosce per nome perché siamo unici.
Chi sono i poveri, gli storpi e i ciechi che accolgono l’invito del Signore? Sono i puri di cuore delle Beatitudini, coloro che non hanno la vita piena di cose futili e ingannevoli, mascherate da cose importanti e che non portano alla pienezza della vita. Sono persone che creano lo spazio nel loro cuore e tempo nella loro vita per accogliere il Signore. Sono anche persone che hanno fame e sete di verità e giustizia e trovano alla mensa del Signore una risposta alle loro necessità. Nella casa del Padre tuttavia ci sono molti posti. Accettiamo l’invito e sfamiamoci con il cibo vero!
Rifletti
Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio! Il Signore ci invita personalmente al suo banchetto: siamo liberi di accogliere il suo invito o di rifiutarlo. Certamente egli attende pazientemente la nostra risposta, ma quando scegliamo per le nostre cose e soffochiamo la sua voce che ci chiama, dobbiamo accorgerci di cosa perdiamo. Le nostre inutili giustificazioni ci rendono aridi, induriscono il nostro cuore e ci allontanano da Dio. È proprio in questi momenti di lontananza che dobbiamo ricordarci che al banchetto del Signore c’è ancora posto!
Preghiera finale
Le opere del Signore sono splendore di bellezza,
la sua giustizia dura per sempre.
Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi:
pietà e tenerezza è il Signore.
(Salmo 110)
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Giovanni Mascellani, Luisa Prodi
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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