L’evangelista Luca inizia il brano con un riferimento alla fine del percorso terreno. “In quel tempo” è richiamo ad una stagione il cui inizio non conosciamo e che anche per questo impone l’attesa vigile e costante.
In realtà, non fa che registrare l’incredibile quotidianità della testimonianza di fede per Gesù. Ieri come oggi, molti soffrono e anche versano sangue per non tradire la fede nel Signore. Incredibile a dirsi ma, dopo ben duemila anni di storia, nel mondo ci sono cristiani che “abitano” le catacombe della fede, rischiano la morte nelle celebrazioni eucaristiche, temono e faticano a testimoniare l’amore per Dio alla luce del sole.
In modalità diverse, noi che non siamo chiamati a tanto, fatichiamo nella vita a mantenere la relazione con Dio. Quasi tutti battezzati, pochi ricevono il sacramento della Cresima, sempre meno si sposano davanti al Signore. Che dire del sacramento della riconciliazione?
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Ma “il tempo” sta per compiersi. Il punto di riferimento cui guardare è il Maestro. L’Emmanuele sperimenterà per primo la sequenza che Luca riporta nel suo testo: persecuzione, arresto e anche la morte. Come il Nazareno così i primi discepoli e apostoli.
Domani ricorderemo l’importante figura di Andrea. Ma lo sono tutti i santi. Lo dobbiamo essere anche noi perché chiamati alla santità.
Come? Il Messia ha predicato per molto tempo cosa e come si vive l’amore per Dio anche attraverso l’accoglienza, la vicinanza, l’attenzione, la carità per le nostre sorelle e i nostri fratelli. Non c’è un luogo deputato dove praticare l’amore (nemmeno il tempio, come abbiamo meditato in questi giorni).
Tutti i cristiani giorno dopo giorno, quindi sempre, sono chiamati “a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi” (1 Pt 3, 15).
La fede vince la paura. In ogni momento della nostra vita.
Per riflettere
Talvolta ci lasciamo andare perché inascoltati, anche abbandonati. Sappiamo di essere sempre meno e sempre gli stessi in una società più interessata agli affari che a Dio. Gesù chiese ai suoi discepoli “volete andarvene anche voi?” (Gv 6, 67). Siamo chiamati ad essere sale e luce della terra. Basta un pizzico di lievito…
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi