Il centurione non chiede esplicitamente la guarigione del suo servo, fa a Gesù un appello disperato e, insieme, confidente. Gesù è subito sensibile alla richiesta e gli comunica la sua decisione di andare a visitarlo e guarirlo. Allora il centurione mostra un grande senso di rispetto e di fiducia, cosciente della sua indegnità: questa fede piena in Gesù è così bella che la Chiesa ci fa ripetere il grido del suo cuore nella liturgia eucaristica.
Per riflettere
Quali sono stati i miei più importanti atti di fede? Che cosa ostacola il mio affidarsi alla parola di Dio?
Preghiera finale
Signore,
ti ringraziamo perché non ti fermi alle apparenze,
ma guardi alla purezza dei cuori.
Ti chiediamo perdono Signore
per le volte in cui la nostra fede vacilla
e stentiamo ad affidarci al Padre.
Signore, la fede è un dono.
Ti chiediamo di aiutarci a saper accogliere sempre questo prezioso regalo.
Amen.
AUTORI: Claudia Lamberti e Gabriele Bolognini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi