HomeVangelo del GiornoArcidiocesi di Pisa - Commento al Vangelo del 29 Marzo 2025

Arcidiocesi di Pisa โ€“ Commento al Vangelo del 29 Marzo 2025

Commento al brano del Vangelo di: Lc 18,9-14

Al tempo della dominazione romana sul popolo di Israele il pubblicano era addetto alla riscossione delle imposte, spesso profittatore ed egoista, malvisto dalla gente perchรฉ, nella pratica, al servizio del potere.

La sua figura penitente, che rimane a distanza nella sinagoga, con il timore di non essere degno di misericordia, รจ unโ€™immagine simbolica riproposta piรน volte nellโ€™arte cristiana per mostrare lโ€™esempio di umile richiesta di perdono al Signore. Egli รจ consapevole delle proprie colpe, e ripete battendosi il petto: โ€œO Dio, abbi pietร  di meโ€.

Il fariseo, invece, apparteneva ad un gruppo religioso e politico che aderiva con rigore alla Legge. Se portata allโ€™estremo, la sua fede poteva ricadere nel mero formalismo e nella superficialitร . Il personaggio raccontato dalla parabola mostra il paradosso di chi crede nella forma ma non nella sostanza: ha un atteggiamento supponente e superbo.

Nel suo regime di giustizia non cโ€™รจ spazio per il perdono: i peccatori non possono essere convertiti. Nel caso egli ricadesse per errore fuori dalle regole rigide che si impone, non avrebbe modo di ritornare tra i salvati; per questo ringrazia il Signore per essere diverso e migliore dei peccatori.

Possiamo trovare un legame tra il brano tratto dal Vangelo di oggi e una delle beatitudini: โ€œBeati i poveri in spirito, perchรฉ di essi รจ il regno dei cieliโ€. Il pubblicano diverrร  parte del regno dei cieli perchรฉ spogliato della propria giustificazione.

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Per riflettere

Come ci comportiamo nelle comunitร ? Riusciamo a concepire il perdono? Ripensiamo a quando ci siamo lasciati orientare dalla superbia per stabilire le regole di convivenza cristiana.

FONTE: Ascolta e Medita โ€“ Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi