Arcidiocesi di Pisa โ€“ Commento al Vangelo del 28 Ottobre 2022

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Mentre le tenebre avvolgono il mondo, sul monte la forza della preghiera unisce cielo e terra. Di buon mattino la voce di Cristo comincia a chiamare dodici tra i suoi discepoli per farne degli apostoli; scandisce i loro nomi, dodici nomi, tanti quanti i figli di Giacobbe: dodici storie, unโ€™anima sola e soprattutto uomini liberi di accettare o meno lโ€™amore del Signore Gesรน, di credere o meno alle sue Parole, di aderire o meno alla sua Missione. Non un arido elenco, ciascuno chiamato per nome con infinita tenerezza, ciascuno sognato da sempre con quel volto e con un preciso compito.

Gesรน scende a valle, nelle fragilitร , nella piccolezza, nella vulnerabilitร . In forza di quella buia notte di preghiera e di quel giorno pieno di Luce, ancora oggi quella voce chiama e affascina, converte e salva.

ยซTutta la folla cercava di toccarlo, perchรฉ da lui usciva una forza che sanava tuttiยป e la sfida cristiana รจ il mondo, una valle di impotenza, di dolore, di bisogno e urgenza della forza sanate di Cristo.

Se Gesรน ha chiamato i Dodici, che erano cosรฌ imperfetti, puรฒ chiamare e scegliere anche noi; lโ€™importante รจ seguirlo con fede e con totale abbandono alla sua Grazia: โ€œSignore, che ci hai accolti alla tua mensa nel glorioso ricordo dei santi Apostoli Simone e Giuda, per il tuo Spirito operante in questi misteri confermaci sempre nel tuo amoreโ€.

Se ci siamo sentiti amati nella nostra fragilitร  e in essa abbiamo visto la possibilitร  di essere parte del progetto di Dio, allora significa che siamo chiamati ad amare i nostri fratelli allo stesso modo, come Lui ci ha amati, nella loro miseria. Perchรฉ Dio ci ha insegnato a raggiungerli nel loro nulla, nella loro notte spirituale.

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FONTE: Ascolta e Medita โ€“ Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa