Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 28 Febbraio 2021

Medita

In una società come è quella occidentale, affannata di consumi e del produrre, in cui sembra essere necessario accelerare sempre, andare sempre più di corsa, Dio esclama: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». Dio ci chiede l’ascolto profondo della vita. Ma per poter ascoltare dobbiamo fermarci, andando contro il pensiero comune, andando contro “Il tempo è denaro”, andando contro il “Chi si ferma è perduto”. Dio ci chiede di fermarci, in una sorta di nuovo motto: “Chi si ferma è salvato”. C’è bisogno di silenzio per entrare in contatto con il profondo, con la nostra vera identità, col nostro io autentico. Fermiamoci davanti a Dio, fermiamoci in questa società che fa molto rumore, per ritrovarci.

Anche noi, allora, come Gesù dobbiamo trasfigurarci, cioè dobbiamo cambiare aspetto nella nostra interiorità, al fine di riuscire nell’intento, mettendo in pratica gli insegnamenti di Gesù, riconoscendolo come l’unico Salvatore e partecipando all’Eucarestia domenicale, di prepararci efficacemente alla prossima Pasqua.

Per riflettere

Diceva Leonardo Da Vinci: «Saper ascoltare significa possedere, oltre al proprio, il cervello degli altri». Che cuore arriveremmo ad avere se riuscissimo veramente a fermarci ad ascoltare Dio?

Preghiera finale

Tacere davanti a te, offrirti il mio silenzio
in omaggio d’amore.
Tacere davanti a te per poter dire l’inesprimibile
al di là delle parole.
Tacere per liberare il fondo del mio spirito,
l’essenza della mia anima.
Tacere per lasciar battere il cuore più forte
nella tua intimità,
e per prendere il tempo di guardarti meglio,
più libero e più sereno.


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

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