La menzione dei Magi collega il brano di oggi alla loro straordinaria venuta. Carichi di doni questi curiosi personaggi sono appena partiti per una strada diversa. Giร nella loro vicenda aleggia l’ombra di Erode, colui che guarda al potere e chiude gli occhi di fronte alle profezie, di fronte a Dio.
Nel testo di oggi troviamo ancora una volta un angelo che appare a Giuseppe. In silenzio Giuseppe accoglie la voce dell’angelo, obbedisce e di notte porta in salvo Maria e Gesรน. Egli รจ il custode, che si prende cura e protegge. ร colui che dona amore gratuito.
Matteo ricorda, attualizzandole, le parole profetiche anticotestamentarie e applicandole a Gesรน: ยซDall’Egitto ho chiamato mio figlioยป. Un collegamento con la storia del popolo ebraico, uscito dall’Egitto e condotto verso la terra promessa.
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Anche il testo evangelico che riguarda la morte violenta dei bambini di Betlemme รจ proprio del primo vangelo.
Fin dall’inizio Gesรน รจ segno di contraddizione, e per lui, pur senza saperlo, questi bambini danno la vita. Per noi rimane un passo evangelico difficile. Solo nel cielo saranno sevelati i segreti di molti cuori (cfr. Lc 2, 22–40).
Tuttavia la memoria di questi bambini innocenti ingiustamente uccisi, ci rimanda alla drammatica realtร di oggi dove tanti piccoli sono uccisi e sfruttati fino alla morte in tante, troppe, parti del mondo. Questa attualizzazione inevitabile ci pone domande e interrogativi. Da quale parte stiamo? Chi รจ per loro il custode che si prende cura? Quale รจ il nostro compito?
Ricordiamo solo che nessuna scelta che compiamo รจ neutra.
Per riflettere
Il brano di oggi ci ricorda che la fede รจ qualcosa di serio, di impegnativo, di profondo. La nascita di Gesรน segna uno spartiacque nella vita degli uomini e del mondo. Dove ci collochiamo? Di chi ci prendiamo cura o siamo chiamati a prenderci cura?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi