Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 28 Aprile 2020

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Medita

Credere al โ€œprimo che passaโ€ รจ considerata, non a torto, quanto meno un’imprudenza. Gesรน per quella folla non era giร  piรน il primo che passa e tuttavia la domanda che gli interlocutori pongono al Maestro, ยซQuale segno tu compi perchรฉ vediamo e ti crediamo?ยป, viene legittimata in modo che appare ragionevole. In fin dei conti, lo stesso Mosรจ, in pieno deserto, ha procurato cibo per gli antichi progenitori. Ma questi son morti lo stesso, come lo stesso Signore andrร  a sottolineare poco piรน avanti (cfr. vangelo di giovedรฌ prossimo). Insomma, stiamo parlando di Mosรจโ€ฆ Qual รจ dunque questo โ€œcibo che rimane per la vita eternaโ€ di cui ci parlava il vangelo di ieri?
Segni Gesรน ne aveva giร  fatti parecchi, ma questo evidentemente non era ritenuto sufficiente. Il Signore non risponde alla domanda diretta ma chiarisce. Il pane di Mosรฉ non รจ quello vero; quello ha avuto una sua ragione, un ruolo nel disegno di salvezza; ma il pane vero, quello che viene direttamente da Dio, รจ Gesรน stesso.
E poi Gesรน dice parole inaudite che solo Dio puรฒ dire. Tanto apparirebbero grottesche, prima ancora che presuntuose, sulla bocca di un uomo, quanto invece si sono dimostrate vere per chi di Gesรน ha fatto il suo pane. Le esigenze materiali, la fame e la sete, non sono piรน un problema per chi davvero ha incontrato il Signore. Quante schiere di santi, conosciuti o nascosti, ne hanno fatto esperienza e ne costituiscono conferma! Persone in cui brilla la sapienza di chi vede e giudica le cose con il metro di Dio. Gli interlocutori odierni di Gesรน รจ quasi certo che non abbiano capito, che non possano aver capito. E noi, invece, fino a che punto abbiamo capito?

Rifletti

Non possiamo disprezzare tutto ciรฒ che รจ materiale, non รจ questa la logica dell’incarnazione. Non dobbiamo perรฒ esserne schiavi cosรฌ da venirne poi travolti. Se la fame e la sete di mondo sono la misura, quanto ancora siamo lontani dall’aver accolto l’invito rivolto a noi oggi dal Signore?

Prega

Signore Gesรน, tu sei con noi, vivo e vero, nell’Eucaristia.
Signore, accresci la nostra fede.
Signore, donaci una fede che ama.
Tu che ci vedi, tu che ci ascolti,
tu che ci parli: illumina la nostra mente
perchรฉ crediamo di piรน;
riscalda il nostro cuore perchรฉ ti amiamo di piรน!
La tua presenza, mirabile e sublime
ci attragga, ci afferri, ci conquisti.
Signore, donaci una fede piรน grande.
Signore, donaci una fede piรน viva.
(San Giovanni Paolo II)


AUTORE: Daniela e Mauro Leoncini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi
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