Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 26 Novembre 2022

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Immagina di partire per un cammino a piedi, senza sapere esattamente la destinazione, quante saranno le tappe, se la strada sarà comoda o dissestata, addirittura se in qualche caso dovrai fuggire da pericoli o nemici. Il primo impulso sarebbe quello di preparare un bagaglio corposo, con scarpe di riserva, vestiti adatti al caldo e al freddo, cibo e acqua in quantità. Ma sarebbe un bagaglio troppo pesante, con cui si potrebbe fare solo poca strada, non parliamo poi della difficoltà a fuggire in caso di pericolo. Chi cammina sul serio pesa il bagaglio prima di partire e sceglie solo l’essenziale.

Se la vita di un uomo si può paragonare ad un cammino, la destinazione è l’incontro con il Signore, ma il numero e la difficoltà delle tappe non è in nostro potere conoscerli. Né ci viene dato un navigatore, giacché il Signore stesso ci si offre come Via. Ci viene solo chiesto di sbarazzarci dei pesi inutili: dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita.

Dissipare vuole dire sprecare, non utilizzare bene qualcosa che si possiede, frammentarlo in mille rivoli infruttuosi, invece che concentrarlo su un obiettivo. Ci si può ubriacare di vino, ma anche di sensazioni, di desiderio di successo, di narcisimo. Sono tanti i modi di sballarsi e di perdere il contatto con la propria essenza profonda. Quanto poi agli affanni della vita… quanti di noi sono talmente affogati dal loro lavoro da non riuscire più ad alzare lo sguardo ad altre cose?

“Gloria a Dio nell’alto dei cieli”, ripetiamo ogni domenica a Messa. Il termine “gloria” è la traduzione della parola ebraica “kabod”, che denota qualcosa di pesante, rilevante e importante. È Dio l’unica cosa che pesa, che deve avere importanza nella nostra vita; ogni altro appesantimento è inutile, anzi sarebbe come un laccio che ci avviluppa e ci impedisce di arrivare pronti al giorno del Signore.

Occorre restare svegli e pregare, col cuore leggero, per non perdere la Via.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

I commenti di questo mese sono curati da Luisa Prodi