HomeVangelo del GiornoArcidiocesi di Pisa - Commento al Vangelo del 26 Gennaio 2024

Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 26 Gennaio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 10,1-9

Nella festa che fa memoria di Timoteo è Tito si interrompe la lettura continuata del vangelo di Marco e ci viene proposto un testo di Luca, legato alla missione dei discepoli di Gesù. Settantadue sono gli inviati secondo il testo lucano proposto oggi.

Anche questo un numero non è casuale, poiché secondo le conoscenze bibliche indica le “nazioni”, i popoli pagani-gentili, comunque fuori di Israele. È importante sottolineare che quando il messaggio di Gesù è indirizzato a tutti i popoli i discepoli siano un numero corrispondente a ciascuna nazione, mentre il numero dodici che indica gli apostoli rimandi alla costituzione del popolo di Israele, alle dodici tribù che lo costituiscono. Inoltre nella tradizione occidentale queste persone/discepoli non sono designate come apostoli, mentre nella tradizione orientale si. Ricordiamo, infatti, che il termine apostolo, indica colui che è inviato.

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Nel suo linguaggio e nella sua opera (vangelo e Atti) sono definiti apostoli solo i dodici, ma poi troviamo che nelle sue lettere, per esempio, Paolo definisce sé stesso come apostolo. La cosa interessante è che questo testo evangelico ci chiede di allargare i nostri orizzonti, di leggere con attenzione la Parola, di non rimanere chiusi nei nostri schemi.

Luca indica più volte i discepoli, uomini e donne, che sono con Gesù nella sua missione, nel suo cammino verso Gerusalemme, alla sua sequela… sono molti. Di alcuni è riportato il nome, siano essi uomini o donne, di altri semplicemente un numero o una indicazione generica. Tuttavia siamo abituati a pensarne e ricordarne solo alcuni, tendendo a limitarne il numero. Il vangelo di oggi, ci sollecita a una lettura più attenta.

Per riflettere

Cerchiamo nei vangeli e nei testi del Nuovo Testamento i nomi dei molti discepoli di Gesù e di cogliere il loro servizio, il significato della loro presenza. Proviamo ad allargare così i nostri orizzonti e la nostra riflessione.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

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