Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 26 Gennaio 2023

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In questo brano leggiamo alcune caratteristiche importanti dell’evangelizzazione, affidata da Gesù ai Dodici e a noi cristiani. Innanzitutto, si viene inviati “a due a due” e non da soli: è importante far parte di una comunità, quella che ci è affidata non è una missione individualista o di sola realizzazione personale.

E infatti, non è importante come ci si presenta, l’invito è andare all’essenziale, che è la Parola, senza preoccuparsi dell’apparenza o del proprio sostentamento. Gesù non dà garanzie di facile successo, anzi ci mette in guardia rispetto a un mondo di lupi.

Ci vengono date anche indicazioni su come comportarci di fronte a una mancata accoglienza dell’annuncio di pace: invece di spingerci ad una “evangelizzazione a tutti i costi”, Gesù ci invita ad accettare che non tutti i cuori sono aperti e disponibili ad accogliere la Parola. Fondamentale è entrare in relazione, essere aperti ad accogliere ciò che chi incontriamo ha da offrire.

Di fronte a chi soffre, abbiamo la responsabilità di portare la parola guaritrice di Cristo e seminare la speranza.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

I commenti sono curati da Marta e Enrico Puglisi