Le meditazioni di questi ultimi giorni, escludendo la Parola di domenica, sono ricavate tutte dal capitolo nove del vangelo di Luca. Nel vangelo di Giovanni leggiamo: Veniva nel mondo la luce vera quella che illumina ogni uomo e Luca ci ha consegnato le parole del Verbo sulla luce che non può essere nascosta ma che si è incarnata per portare a tutti un messaggio di speranza e salvezza.
Il brano di oggi registra un mandato che il Maestro consegna al gruppo selezionato dei discepoli. Ai Dodici, agli Apostoli, è donata per grazia divina la potenza di mostrare alcuni segni già compiuti da Gesù. Sono gesti che certificano l’autorevolezza di chi li compie e anticipano una realtà che si realizzerà a breve: il Figlio morirà in croce per noi, risorgerà e tornerà al Padre.
La comunità che seguiva il Nazareno, orfana del Risorto e ricca dello Spirito Santo, diventerà Chiesa, strumento del Verbo incarnato con il compito di continuare l’opera di evangelizzazione.
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L’annuncio del Regno da parte dei Dodici è accompagnato dagli esorcismi contro i demòni e la forza di guarire le malattie. Chissà quale sensazione avranno provato gli apostoli nel compiere, nel suo nome, gesta come quelle dell’Emmanuele, immaginando la reazione stupita e gioiosa della folla testimone di questi eventi. Nella pericope di venerdì prossimo, in realtà, qualche traccia, purtroppo, ci viene offerta. E forse anche per questo il mandato del Signore è accompagnato da una serie di prescrizioni che mettono in evidenza lo stile di chi è chiamato a diffondere la Parola e il Regno di Dio.
Il vademecum di Gesù mette in evidenza due aspetti che costituiscono le fondamenta dell’annuncio degli apostoli e di tutti i battezzati di oggi. Il primo è la consapevolezza che non siamo noi i protagonisti: come gli ebrei nel deserto, così noi dobbiamo essere “poveri” di noi stessi ma “ricchi” della fede nel Salvatore. Il secondo impone un annuncio da portare senza escludere nessuno: ovunque, cioè ai crocicchi delle strade, in tutti i villaggi, a chiunque.
Per riflettere
Non a tutti è concesso di compiere quei segni riportati dai Vangeli. Nessun battezzato, tuttavia, deve sottrarsi ad annunciare il vangelo là dove è chiamato dal Signore a vivere la sua quotidianità. Tutti siamo chiamati. Tutti servi nella Chiesa guidata da Pietro
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi