Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 25 Settembre 2021

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Questo brano del Vangelo di Luca è successivo al miracolo della guarigione dell’epilettico indemoniato: possiamo immaginare lo stupore e l’ammirazione dei discepoli verso Gesù in quei momenti. Vedendolo operare questi miracoli dovevano sentirsi sicuri e motivati nella loro sequela: probabilmente vedevano Gesù come il Messia “invincibile”.

E in questo contesto di grande euforia, Gesù rivela ai discepoli che sarà consegnato presto “nelle mani degli uomini”: è come se davanti ai loro occhi si sgretolasse l’idea di Gesù che si erano costruiti in quei momenti, ed è comprensibile la loro incapacità di accettare quanto rivelato da Gesù. Ma l’intento del Signore è quello di far comprendere loro che la massima espressione dell’amore di Dio per l’uomo non è nei miracoli che Lui compie, ma sarà nel dono della sua vita sulla croce per riconciliare definitivamente l’uomo dal peccato. “Mettetevi bene in mente queste parole”: con che forza Gesù introduce questa rivelazione così incomprensibile ai discepoli! È una prospettiva radicalmente differente da quella che si immaginavano, totalmente rivoluzionaria. Rivedere la propria vita alla luce della logica rivoluzionaria dell’amore di Dio è la sfida con cui siamo chiamati a confrontarci ogni giorno come discepoli di Gesù.

Riesco a rileggere quello che mi accade quotidianamente alla luce della Parola di Gesù? Mi interrogo sulle mie scelte per capire cosa mi chiede il Signore?

Preghiera finale

O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre del cuore mio.
Dammi una fede retta,
speranza certa,
carità perfetta,
umiltà profonda.
Dammi, Signore, senno e discernimento
per compiere la tua vera e santa volontà.
(San Francesco d’Assisi)


AUTORE: Michela e Paolo Buti, Cristina e Emanuele Cattin
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi