Per la conversione di San Paolo la liturgia ci fa fare un salto dall’inizio alla fine della missione terrena di Gesรน. Il mandato a proclamare il Vangelo ad ogni creatura, che Gesรน affida agli undici, รจ un impegno mica da poco.
ร faccenda che, se presa sul serio, mette ancora oggi in pericolo la vita di chi intenda onorare l’imperativo del Maestro. Sicuramente sul serio l’hanno presa gli undici e infatti si sa com’รจ andata a finire.
Degli apostoli dunque sappiamo, ma รจ importante chiedersi se anche noi, abitanti del XXI secolo di un’Europa largamente scristianizzata, siamo in qualche modo chiamati in causa o se la faccenda non ci riguarda, o ci riguarda solo marginalmente. Domanda retorica. Ovviamente ci riguarda. Che un annuncio diretto sia complesso non ci piove; รจ complesso anche solo approcciarlo, un discorso di Fede.
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ร molto piรน facile chiedere a uno quanti soldi ha nel portafoglioโฆ Rimane perรฒ sempre la via della testimonianza, probabilmente piรน efficace di tante parole. Il Santo Papa Paolo VI ammoniva giร su questo punto in un periodo di forse ancora piรน dura contestazione al magistero millenario della Chiesa: ยซL’uomo contemporaneo ascolta piรน volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perchรฉ sono dei testimoniยป (Evangelii nuntiandi).
Per riflettere
ยซRisplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchรฉ vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che รจ nei cieliยป. Girando a questione, siamo consapevoli che ogni brutta azione che compiamo, ogni giudizio fuori posto, ogni parola malevola, tendono ad offuscare quella gloria che a Dio รจ dovuta e che, come minimo, infangano la sposa di Cristo di cui siamo membra vive?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi