Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 25 Aprile 2023

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Siamo alla fine del vangelo di Marco. Gesù è risorto ed appare ai discepoli per dare loro il mandato dell’annuncio “in tutto il mondo”. I discepoli hanno vissuto con Gesù tappe e momenti importanti che sono culminati nel sacrificio delle croce e nello splendore della resurrezione, ed ora ricevono direttamente dal Signore l’incarico di mettersi in cammino. Avranno in dono molti carismi perché gli uomini riconoscano in loro lo spirito di Dio.

Il Vangelo diventa così punto di partenza per vivere da testimoni veri la missione ricevuta da Cristo. Ognuno di noi ha la possibilità di incontrare Dio e di annunciarlo al mondo. L’amore di Dio si riversa su ogni persona, non conta chi siamo ma come rispondiamo al Vangelo di Cristo.

Dio chiama in mille modi e cui chiede di saper portare la sua parola all’umanità intera. Essere testimoni veri con la certezza che il Signore è con noi, il suo spirito ci guida, ci sostiene, ci ricolma di carismi che noi possiamo donare ai fratelli per proclamare la sua gloria.

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“Dopo aver parlato fu assunto di cielo”. L’ascensione del Signore non è un abbandono: i discepoli e noi tutti non saremo mai soli. Cristo sarà sempre con loro ed opererà con loro per testimoniare la potenza di Dio e la sua eterna presenza nella Chiesa. Così anche noi siamo chiamati a testimoniare con la nostra vita il Signore, unica salvezza del mondo.

Per riflettere

Com’è la nostra fede? Riusciamo ad essere testimoni di Cristo nella vita di tutti i giorni? Sul luogo di lavoro, in famiglia, con gli amici o preferiamo “mimetizzarci” con il “gruppo”, adeguarci al senso comune, non prendere posizione e piacere per il quieto vivere.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi