Quali sono le parole di Gesรน tanto โdureโ da spingere molti ad abbandonarlo? Sono riportate nel Vangelo di Giovanni meditato domenica scorsa: โChi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Chi mangia questo pane vivrร in eternoโ. Gli ascoltatori sono scandalizzati, ma quelle parole esprimono in modo forte una realtร profonda: nel pane dell’Eucarestia c’รจ Gesรน vivo e vero. Non รจ un semplice ricordo, una rappresentazione simbolica. Il Signore spiega il senso di quelle parole: โร lo Spirito che dร la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vitaโ. Le parole sconvolgenti di Gesรน possono produrre due effetti opposti, allora come oggi. C’รจ chi considera troppo duro vivere una vita cristiana modellata sul Vangelo e si adatta alla cultura corrente, e chi, come gli apostoli, riconosce che solo nel Signore รจ possibile trovare il sostegno indispensabile per una vita piena. Una vita non perfetta, certamente non esente da fragilitร , da cadute, da debolezze; una vita perรฒ che trova sostegno in Gesรน. Consapevoli che le nostre sole forze non bastano, ma che il nostro destino di vita รจ quello di Figli di Dio, possiamo rivolgerci a Lui con le parole di Pietro: ยซSignore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dioยป.
Per riflettere
Crediamo veramente che nell’Eucarestia รจ presente il Signore Gesรน? Quando riceviamo l’Eucarestia, ci fermiamo almeno un momento a pensare a quello che abbiamo ricevuto? Troviamo qualche istante, nelle nostre giornate, per entrare in chiesa e fermarci davanti al tabernacolo? Nella nostra vita e nei nostri comportamenti quanto teniamo conto della presenza di Gesรน in noi?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
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