In questo brano di Luca colpisce la delicatezza di Gesù nel portare i discepoli ad approfondire la relazione con Lui. Nella prima domanda: “Le folle chi dicono che io sia?”, sembra voler aiutare i discepoli e prepararli per la domanda più impegnativa e personale che riguarda ciascuno di noi: “Ma voi, chi dite che io sia?”. Tutti noi siamo naturalmente portati a guardarci attorno, a raccogliere impressioni e opinioni degli altri, ma alla fine il Signore ci ricorda che la domanda importante sarà rivolta a ciascuno in modo personale: “Ma voi, chi dite che io sia?”. E la risposta data da Pietro è una risposta che va oltre all’opinione degli altri, ma richiede di essere ricercata nel profondo del proprio cuore.
La relazione con Gesù è personale e ci interroga quotidianamente per capire chi sia Lui nella nostra vita.
Gesù non interroga i discepoli in un momento qualsiasi: essi si trovavano tutti in un luogo solitario a pregare. Per ascoltare ed entrare in relazione con Gesù, per rispondere a domande così profonde e importanti per la nostra vita abbiamo bisogno di ritagliarci dei momenti in cui dedichiamo il nostro tempo a Gesù senza le distrazioni cui siamo sottoposti tutti i giorni. È come se cercassimo di dialogare con qualcuno in mezzo alla confusione di una folla rumorosa. Riuscire a entrare in dialogo con Gesù ci aiuta a ritrovare la nostra dimensione umana più profonda e vera, a indirizzare con nuovo slancio ed energia il nostro vivere quotidiano.
Preghiera finale
Maria, donna dell’ascolto,
rendi aperti i nostri orecchi;
fa’ che sappiamo ascoltare la Parola del tuo Figlio Gesù
tra le mille parole di questo mondo;
fa’ che sappiamo ascoltare la realtà in cui viviamo,
ogni persona che incontriamo,
specialmente quella che è povera, bisognosa, in difficoltà.
AUTORE: Michela e Paolo Buti, Cristina e Emanuele Cattin
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi