Alcuni scribi e farisei chiedono a Gesù di vedere un segno più convincente di quelli che egli ha compiuto fino ad allora, ma Gesù rifiuta sdegnosamente questa pretesa: non darà loro alcun segno, se non il segno di Giona profeta, cioè la Resurrezione. Gesù è il segno più grande.
C’è un invito per ciascuno di noi a capire, con umiltà, che solo un cuore convertito, rivolto a Dio, è in grado di ricevere, interpretare e vedere questo segnale che è Gesù. Infatti cosa ce ne facciamo di un segno?
Il Signore ci chiede semplicemente di accogliere quanto la vita ogni giorno ci presenta e cogliere quello che possiamo fare per servire questa vita. Non lasciamoci travolgere dai fatti, dimentichi delle belle cose che il Signore ogni giorno compie per noi. Non lasciamo che le vicende di ogni giorno ci soffochino. Non accontentiamoci di criticarle, ma cerchiamo in esse quale è la via.
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Per riflettere
Critichiamo quello che ci capita nella vita o lo accogliamo? Sopprimiamo le nostre ansie e la nostra aggressività, camminando serenamente insieme agli altri?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi