Arcidiocesi di Pisa โ€“ Commento al Vangelo del 24 Luglio 2022

508

ยซSignore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoliยป.

Immaginiamo i discepoli che hanno visto Gesรน pregare a lungo e spesso che, forse un poโ€™ come noi, si trovano a volte disorientati davanti alla preghiera, cercano di capire come sia giusto farlo, se ci sia una tecnica. Gesรน ci risponde con la preghiera del Padre Nostro, qui nella versione piรน essenziale del Vangelo di Luca, che ci dice due cose essenziali: possiamo rivolgerci a Dio come padre, non come qualcuno di distante, quasi inarrivabile, ma come qualcuno che ci sta accanto, e che possiamo farlo โ€œnoiโ€, non โ€œioโ€.

Tutta la preghiera รจ al plurale, quasi a ricordarci che facciamo parte di una comunitร  sempre e che quando preghiamo lo facciamo anche per chi ci sta accanto. Ma perchรฉ dobbiamo pregare? Dio ha davvero bisogno delle nostre parole per sapere ciรฒ di cui abbiamo bisogno?

La preghiera รจ cosรฌ importante non perchรฉ Dio abbia bisogno delle nostre parole, ma perchรฉ ci aiuta a prendere consapevolezza di ciรฒ che desideriamo, ci fa ricordare di essere figli, e, come bambini, ci ricorda che siamo bisognosi del Padre e che possiamo parlare a lui in confidenza, anche chiedendo esplicitamente, anche insistentemente.

FONTE: Ascolta e Medita โ€“ Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

- Pubblicitร  -

I commenti di questo mese sono curati da Ilaria Leonardo