Il testo di oggi e quello di domani, che seguono quello di venerdรฌ scorso, si trovano nel capitolo otto del vangelo di Luca. Il Maestro รจ impegnato ad insegnare alla folla, ed in particolare ai Dodici e ai discepoli, donne incluse, la ragione della sua presenza tra gli uomini e il mandato ricevuto da Padre.
Soprattutto nel vangelo di Giovanni, l’autore assegna a Gesรน numerosi attributi. L’evangelista consegna nel suo vangelo una definizione che il Nazareno dร di sรฉ stesso: โIo sono la luce del mondoโ. Come sempre il Figlio di Dio si serve di un lessico alla portata dei suoi ascoltatori. Perchรฉ la luce potesse illuminare era necessario porre, torcia o lampada, in evidenza.
La folla che lo ascolta senz’altro avrร compreso un significato radicato fin nel Primo Testamento. Ancora oggi, tra i simboli piรน potenti per il suo variegato significato, la menorah, il candelabro, raccoglie e consegna ai fedeli numerose suggestioni. Ieri come oggi festeggiano un giorno, Hannukah, dedicato alla luce, per risaltare l’unicitร di Dio come luce che guida il cammino dell’uomo. Una luce che per i farisei si trovava nelle Parole consegnate a Mosรจ, non nella persona del Galileo.
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Il quale, non poteva nascondere, e al tempo stesso neppure rivelare immediatamente, l’essere vero Dio e vero uomo, la cui venuta era stata anticipata dalle Scritture. Ma da molti utilizzata contro il Maestro, non riconosciuto come il Messia tanto atteso.
Sono coloro che pur conoscendo la Parola rifiutano le parole del Verbo incarnato: ascoltano (e spesso dialogano e lo interrogano per screditarlo) ma non comprendono. Collocano la Luce ai margini, cercano di spegnerla perchรฉ anche la troppa luce, Dio che si fa uomo per noi, abbaglia e puรฒ risultare scomoda.
Per riflettere
Di nuovo Gesรน parlรฒ loro: โIo sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerร nelle tenebre, ma avrร la luce della vitaโ. Oggi ricordiamo la figura di un santo che non nascose la Luce. La seguรฌ e per questo evitรฒ di inciampare. Anche noi possiamo sempre contare sulla Luce del Dio misericordioso che ci guida.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi