Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 23 Settembre 2021

853

Erode sembra ascoltare come uno zio curioso che allunga l’orecchio per reperire informazioni interessanti dai discorsi degli altri. La sua ricerca su Gesù è orientata al chiacchiericcio e alla morbosità, più che alla reale comprensione. Vorrebbe inquadrarlo dentro uno schema noto, incapace di concepire che l’avvento di Gesù è anche l’avvento dell’alterità di Dio, che scompagina il noto e gli schemi umani. Il suo cercare di vederlo è orientato al volerlo annientare, tanto che Gesù non risponderà durante il suo interrogatorio, perché assente ogni intento di vera conoscenza.

La domanda che Erode si pone (“Chi è dunque costui?”) è una domanda che chiude l’orizzonte mentale e affettivo. È la domanda di chi sente di dover conservare il potere ad ogni costo, controllando tutto e tutti, trasformandosi in schiavo.

Le cose degli uomini, per amarle devi capirle. Le cose di Dio, per capirle devi amarle. (Blaise Pascal)

Preghiera finale

A tutti i cercatori del tuo volto,
mostrati, Signore;
a tutti i pellegrini dell’assoluto,
vieni incontro, Signore;
con quanti si mettono in cammino
e non sanno dove andare
cammina, Signore;
affiancati e cammina con tutti i disperati
sulle strade di Emmaus;
e non offenderti se essi non sanno
che sei tu ad andare con loro,
tu che li rendi inquieti
e incendi i loro cuori;
non sanno che ti portano dentro:
con loro fermati poiché si fa sera
e la notte è buia e lunga, Signore.
(David Maria Turoldo)


AUTORE: Michela e Paolo Buti, Cristina e Emanuele Cattin
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi