Erode sembra ascoltare come uno zio curioso che allunga l’orecchio per reperire informazioni interessanti dai discorsi degli altri. La sua ricerca su Gesù è orientata al chiacchiericcio e alla morbosità, più che alla reale comprensione. Vorrebbe inquadrarlo dentro uno schema noto, incapace di concepire che l’avvento di Gesù è anche l’avvento dell’alterità di Dio, che scompagina il noto e gli schemi umani. Il suo cercare di vederlo è orientato al volerlo annientare, tanto che Gesù non risponderà durante il suo interrogatorio, perché assente ogni intento di vera conoscenza.
La domanda che Erode si pone (“Chi è dunque costui?”) è una domanda che chiude l’orizzonte mentale e affettivo. È la domanda di chi sente di dover conservare il potere ad ogni costo, controllando tutto e tutti, trasformandosi in schiavo.
Preghiera finale
A tutti i cercatori del tuo volto,
mostrati, Signore;
a tutti i pellegrini dell’assoluto,
vieni incontro, Signore;
con quanti si mettono in cammino
e non sanno dove andare
cammina, Signore;
affiancati e cammina con tutti i disperati
sulle strade di Emmaus;
e non offenderti se essi non sanno
che sei tu ad andare con loro,
tu che li rendi inquieti
e incendi i loro cuori;
non sanno che ti portano dentro:
con loro fermati poiché si fa sera
e la notte è buia e lunga, Signore.
(David Maria Turoldo)
AUTORE: Michela e Paolo Buti, Cristina e Emanuele Cattin
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi