Il Vangelo ci propone una duplice sfida intellettuale, tra i farisei e Gesรน, per mettere in difficoltร il Maestro, e tra i farisei e i sadducei, quasi per affermare davanti a tutti la propria superioritร nella conoscenza della Parola di Dio e nellโosservanza delle centinaia di precetti e comandamenti che da essa erano stati tratti.
Gesรน sfugge alla logica delle regole minuziose, tante volte soltanto formalistiche, e va allโessenziale. Per loro, e per noi che meditiamo oggi queste parole di vita, Gesรน afferma che tutto si regge sullโamore di Dio, a cui rispondere con tutta lโesistenza: โcuore, anima e menteโ. Dallโamore di Dio vissuto derivano i comportamenti nellโamore per il prossimo. Solo alla luce dellโamore di Dio si puรฒ capire in profonditร il valore dei Comandamenti, il senso della storia, la natura della Chiesa.
Lโamore di Dio salva, riempie lโesistenza, dร significato alla vita. Ma solo se a tale sovrabbonanza dโamore diamo risposta. Non possiamo certo essere capaci di altrettanto amore, ma possiamo meditarlo (โmenteโ), farlo nostro (โanimaโ) e riversarlo (โcuoreโ) sulle persone che incontriamo e nelle situazioni che ci capita di vivere.
Lโamore per il prossimo diventa allora piena condivisione (โAmerai il tuo prossimo come te stessoโ) partendo dalla consapevolezza che tutti siamo investiti dallโamore di Dio, che tutti siamo figli dello stesso Padre.
FONTE: Ascolta e Medita โ Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi