Nel racconto di Marco allโelogio di Pietro per la sua professione di fede segue un terribile rimprovero (โVai dietro a me, Satanโ). Nel racconto di Matteo, invece, alla professione di fede segue la investitura a capo della Chiesa. Due esiti apparentemente incompatibili.
Eppure Gesรน usa sostanzialmente la stessa espressione. Nel rimprovero dice: tu Pietro non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini; nella investitura dice: beato te Pietro perchรฉ pensi secondo Dio, nรฉ la carne nรฉ il sangue (cioรจ gli uomini) te lo hanno rivelato. Il punto decisivo รจ lo stesso: in un caso Pietro viene accusato di mancare il punto, nellโaltro viene lodato per aver centrato il punto.
Leggendo in parallelo i due testi sembrerebbe che il potere che Gesรน conferisce a Pietro, di legare e sciogliere, รจ strettamente subordinato allโobbedienza di Pietro al pensiero di Dio. Che non รจ il pensiero degli uomini. La tentazione di pensare secondo gli uomini รจ una tentazione permanente nella Chiesa.
Ecco perchรฉ papa Francesco insiste cosรฌ tanto a mettere in guardia contro il clericalismo, la maldicenza, il carrierismo ecclesiastico. Ma non รจ un monito solo per Pietro e i suoi successori, รจ per tutti.
Per riflettere
In quali situazioni ci siamo accorti che โpensare secondo Dioโ ci portava a conclusioni molto diverse rispetto al nostro โpensare secondo gli uominiโ? Come รจ andata?
FONTE: Ascolta e Medita โ Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi